mercoledì 7 febbraio 2018
Cultura e società
Nigeriano, Innocent, Libero?
Uno stato sempre più ostile con i cittadini e permissivo con gli invasori

 



 



 



 



 



 



Ecco, ci mancava proprio l'idiota che spara a caso nel mucchio ai poveri profughi. Un mentecatto con tutte, ma proprio tutte, le carte in regola: un nazi-scemo con la runa sulla fronte; pure, a suo tempo, candidato leghista in un comune del maceratese; un cattivone razzista perfetto insomma, tanto perfetto da sembrare finto. Cosi un "banale " fattaccio di cronaca è divenuto, come forse non poteva essere altrimenti in piena campagna elettorale, un evento di portata nazionale tanto da scomodare il, si spera uscente, presidente del consiglio. Infatti, prontamente, il premier Paolo Gentiloni, in una comunicazione alla stampa, ha dichiarato: "Delitti efferati e comportamenti criminali saranno perseguiti e puniti. Questa è la legge, questo è lo Stato". "Odio e violenza non riusciranno a dividerci". Lo Stato sarà particolarmente severo verso chiunque pensi di alimentare una spirale di violenza". "Confido nel senso di responsabilità di tutte le forze politiche; comportamenti criminali non possono avere alcuna motivazione ideologica. I delinquenti sono delinquenti". Ovviamente non potevano mancare, e infatti non sono mancate, anche le dichiarazioni dei vari leaders di partiti e partitini, della passionaria presidente della camera, del presidente del senato e dell'immancabile intellettuale organico Roberto Saviano. Ma perchè un, sia pur cruento, fatto di cronaca ha suscitato tanto clamore da scomodare gli alti papaveri nostrani? Per capirlo è opportuno riepilogare brevemente gli eventi recenti di Macerata. Il 31 gennaio scorso, nelle campagne di Pollenza vicino a Macerata, è stato trovato, casualmente, il corpo smembrato e accuratamente pulito di una ragazza all'interno di un paio di valige abbandonate in un fosso. L'identificazione del cadavere è stata in seguito fatta dalla madre della ragazza dissezionata. Era il corpo di una diciottenne romana tossicodipendente ospite della comunità di recupero Pars di Corridonia, allontanatasi dalla struttura due giorni prima del suo ritrovamento. La sera del 31 gennaio è stato arrestato un giovane africano, già noto alle forze dell'ordine per attività di spaccio e con permesso di soggiorno scaduto. La rapidità dell'arresto è stata agevolata dalle telecamere di videosorveglianza di una farmacia di Macerata nella quale la ragazza romana era entrata per acquistare una siringa seguita da vicino dall'africano. La siringa con il relativo scontrino è stata poi ritrovata insieme ai vestiti della ragazza nell'appartamento di residenza dell'africano nel quale secondo un testimone la ragazza sarebbe entrata volontariamente. A prescindere da eventuali futuri sviluppi delle indagini; pare infatti che gli iquirenti non escludano il coinvolgimento di un complice che avrebbe aiutato il nigeriano in quello che sembra uno lugubre rito subsahariano, si tratta di un cruento e schifoso fatto di cronaca nera. Fatto che però i mass-media nostrani hanno trattato con le dovute cautele; il cadavere brutalmente mutilato era una donna ma nessuno ha parlato di femminicidio come, probabilmente, si sarebbe fatto nel caso che il preunto assassino fosse stato un italiano disoccupato fallocrate e maschilista. Il presunto omicida è invece, guarda un pò, un nigeriano profugo, povero, e diseredato, una risorsa quindi, un di quelli che ci pagheranno la pensione, difficile quindi, considerarlo per quello che è: uno dei tanti schifosi gaglioffi che approfittano dell'accoglienza italica per delinquere impunemente. Uno dei tanti che millantano di scappare dalle guerre e dalla miseria per venire in Italia, il paese che costruisce ponti e abbatte muri, il Paese di Bengodi insomma, dove sa già prima di arrivare, di poter rubare, spacciare, stuprare senza correre il rischio di essere severamente punito, come blatera Gentiloni. Il delitto di Macerata è uno di quelli eventi imbarazzanti per i fighetti radical-chic perchè smentisce, in maniera particolarmente atroce, il mantra nauseante dell'accoglienza dei poveri profughi che scappano da guerra e fame e che noi avremmo il dovere di ospitare ed integrare in vista della salvaguardia del nostro futuro di vecchi rincoglioniti. Probabilmente, per la maggioranza di noi italiani, il fattaccio di Macerata è solo un atto particolarmente atroce di una sequela impressionante di nefandezze che, quotidianamente, vengono messe in atto da spocchiosi e arroganti giovanotti ben pasciuti, (tenendo conto che scappano da fame guerra e miseria), con la complicità delle istituzioni e di quello Stato tanto severo di cui parla il nostro premier. Quello Stato severo inflessibile e arrogante con i poveri cristi italiani che lottano quotidianamente per condurre una vita a malapena decorosa e che magari fanno parte di quelle, ormai migliaia, vittime silenziose delle violenze dei clandestini e permette ai medesimi di circolare indisturbati. Quello stato che, solo per quest'anno, ha messo in bilancio svariati miliardi di euro per foraggiare chi lucra sulle masse di africani che infestano le nostre contrade. Non è difficile, per esempio, immaginare lo stato d'animo di un cittadino qualsiasi che arriva alla stazione di una delle nostre città, magari a tarda ora, dopo una giornata di lavoro, magari precario e malpagato, dopo aver viaggiato a bordo di un treno insieme a gruppi di gagliardi "profughi" strafottenti che, puntualmente, non pagano nulla e che nessuno controlla. Poi alla stazione e dintorni altri gruppi di profughi dediti allo spaccio di droga con aria tracotante sicuri dell'mpunità garantita dal nostro severo Stato. Forse per la nostra Presidente della camera sarebbe salutare andare di sera a farsi un giro, da sola senza scorta, alla stazione di Roma o Milano o Torino oppure, sempre da sola, a passeggiare in certi quartieri delle medesime città. E sarebbe salutare anche per tutti gli idioti buonisti convinti che sia un bene far entrare chiunque, trasformando il Bel Paese in una cloaca a cielo aperto. Forse, e ripeto forse, comincerebbero a capire che il leader leghista non è il mandante morale di nulla forse realizzerebbero che milioni di italiani si sentono malversati, turlupinati e impotenti. Tutto ciò genera rabbia; rabbia repressa e silenziosa, non c'è dunque da stupirsi se prima o poi qualche individuo, con qualche problema mentale, sparacchi a caso nel mucchio. Non c'e nemmeno da stupirsi se poi il medesimo individuo riceva solidarietà da molti italiani incazzati, compresa la madre delle ragazza fatta a pezzi. Comunque, stando alla ultime notizie, per quanto concerne la vicenda di Macerata, il nostro severo Stato non si smentirà, si profila infatti un esito esaltante: il folle pistolero vendicatore verrà processato e probabilmente condannato; l'africano, invece, è probabile che venga rilasciato per mancanza di prove.



Urbano De Siato




Indirizzo email: info@appunti.ru

Contatore visite: 710.335