sabato 30 gennaio 2016
Cultura e società
Affermazioni diffamatorie contro la terapia Di Bella persino dalla televisione dei vescovi
Il 17 gennaio, nel corso della trasmissione “Soul” intervistatrice ed intervistata fanno a gara a lanciare accuse contro l'MDB. Argomenti scientifici a supporto? Nessuno

Mi dispiace, ma devo prendermela ancora con la classe vescovile (circostanza che presumo non sconvolga nessuno degli esimi prelati). Dopo il tentativo di “censurare” la Preghiera dell'Alpino e quello di rinunciare al Presepe per “mantenere buoni rapporti” con i musulmani, questa volta è TV 2000, l'emittente della CEI a fornirmi un buon motivo per perdere la pazienza.



Nel corso di un'intervista fatta a tale dottoressa Daniela Corda (che sembra fisicamente un clone di Rosy Bindi) si sono sentite affermazioni di una gravità e di una pesantezza assolutamente intollerabili contro il protocollo di cura del cancro elaborato dal prof. Luigi Di Bella.



Riassumiamole. Al minuto 22 e ss. la D.ssa Corda parla di cure mediche di cui si può trovare notizia via web dicendo che spesso sarebbero “un imbroglio”; la conduttrice replica: “Di Bella per esempio”; la D.ssa Corda riprende: “Esatto, il Metodo Di Bella è stato una cosa vergognosa”; la conduttrice: “Giocando sulla pelle di tanti ammalati”; la D.ssa Corda prosegue: “E’ certo. Perché è chiaro che un ammalato farà di tutto. Se lei dice a una persona: prendi questo e guarisci. Poi tenga presente che l’effetto placebo è provato, ecco, questo si che è provato, lo usano in medicina a volte con malati poco – ormai terminali o che. Si può trattare per aiutare a dare l’impressione.” La conduttrice: “E’ la medicina della fatina buona di Pinocchio”; la D.ssa Corda: “No, si può, l’effetto placebo, io dico, in senso positivo, cioè per aiutare una persona a sapere che non stiamo facendo niente… se invece tu sai che un malato può essere trattato e gli dai l’acqua fresca dicendo “l’acqua fresca ti curerà” quello è un criminale secondo me”…. E più avanti, la stessa D.ssa Corda afferma: “Non sono una farmacologa”.

Vi è stata una immediata reazione della famiglia Di Bella che ha minacciato una querela. L'emittente televisiva ha risposto con una lettera tartufesca in cui annunciava che la trasmissione è stata cancellata dal sito Web dell'emittente televisiva, ma solo per rispetto alla “particolare sensibilità delle persone” e non perchè si ritenevano valide le censure mosse dal dottor Di Bella alla trasmissione.



Io ritengo che la libertà di esprimere la propria opinione sia fondamentale e vada tutelata in ogni caso, salvo quando si arriva a diffamare apertamente altre persone. Un soggetto che, in una trasmissione televisiva, viene presentato come “esperto” di una certa materia acquisisce un'oggettiva autorità nei confronti del telespettatore medio. Proprio la consapevolezza di tale autorità deve indurlo ad usare la massima prudenza nelle proprie affermazioni che, quando toccano argomenti delicati come gli ammalati di cancro, devono essere supportate da adeguato materiale probatorio. Qui invece siamo di fronte ad affermazioni apodittiche: “Il Metodo Di Bella è stata una cosa vergognosa che ha giocato sulla pelle di tanti ammalati”. Come se invece non fosse “giocare sulla pelle degli ammalati” il sottoporli a cicli di chemio della cui inutilità i curanti sono spesso perfettamente consci. Non è, solo per fare un esempio, “giocare sulla pelle degli ammalati”, il propinare della fotemustina ad un ammalato terminale di glioblastoma, quando non esiste in letteratura un solo indizio di reale utilità di tale presunto farmaco?



Ma non è questo il vero problema. La questione grave è che le affermazione della dottoressa contraddicono la realtà dei fatti. Come spiega ad esempio la dottoressa Corda le centinaia di casi di remissione di tumori ottenuti con l'impiego della sola MDB e ampiamente documentati non solo dalla Fondazione Di Bella, ma persino da periti di tribunale? Effetto placebo? Ed allora come mai l'effetto placebo non funziona, solo per tornare all'esempio di cui sopra, negli ammalati di glioblastoma (una tremenda neoplasia del cervello) trattati con la fotemustina?



Ed ancora come spiega la dottoressa Corda il fatto che innumerevoli studi, pubblicati su svariate riviste mediche internazionali, stanno confermando l'azione anti-tumorale di prodotti come i retinoidi, la melatonina, la somatostatina che fanno parte del protocollo elaborato dal prof. Di Bella? Forse non conosce questi studi? Ed allora con che coraggio si pronuncia su argomenti di questa gravità? Oppure è convinta che sostanze diverse, ognuna delle quali ha una sua specifica azione anti-tumorale, diventino invece “un imbroglio” quando vengono somministrate insieme?



Tutte domande che, ovviamente, resteranno senza risposta perchè in realtà ci troviamo di fronte all'applicazione di una vera e propria tecnica: la ripetizione continua di un concetto esonera dalla necessità di dimostrare il suo fondamento. E' così che si è convinta l'opinione pubblica che Saddam Husein aveva le armi di distruzione di massa, che Bashar Assad è un sanguinario tiranno che stermina il suo popolo, che chiunque si opponga ai matrimoni gay è un omofobo e che la causa della crisi economica sono gli evasori fiscali (intesi come barista che non emette lo scontrino o artigiano che effettua, per necessità, qualche lavoro in nero). Una tecnica all'uso della quale si è prestata, in questo caso, anche la televisione cattolica. Spiace constatarlo. Spiace, ma purtroppo non sorprende...



 



Mario Villani




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