sabato 22 novembre 2025
Politica e economia
Due pesi due misure
Ovvero:conviene sempre stare dalla parte di chi ha in mano la bilancia.

Il 22 settembre 2025 la musicista Beatrice Venezi viene eletta direttrice musicale del teatro La Fenice di Venezia; e' un incarico prestigioso,uno di quelli che possono essere visti come un “traguardo”,nella vita. Ma la povera Beatrice non ha neanche il tempo di gioire che si trova a dover subire una vera e propria congiura nei suoi confronti:i professori d'orchestra del teatro hanno chiesto la revoca dell'incarico affermando da un lato la mancanza di trasparenza della procedura della nomina e dall'altro l'assoluta inadeguatezza della candidata vincente a svolgere un ruolo così importante.



E così il 27 settembre,al termine di un concerto,alcuni spettatori si erano esibiti nel lancio di volantini di protesta,volantini a loro distribuiti dagli orchestrali prima della rappresentazione,in contemporanea con la un loro comunicato al pubblico.



Il 17 ottobre,poi,si è dovuta annullare una rappresentazione a causa di uno sciopero e il 10 novembre è stata organizzata una manifestazione a cui hanno partecipato anche lavoratori di altri teatri italiani.



Non sono appassionato di teatri,stagioni operistiche e circhi culturali in genere,ma la cosa mi ha un po' incuriosito perché mi chiedevo chi fosse questa peraltro dolce fanciulla che era riuscita a provocare reazioni così pronte,decise e non propriamente amichevoli come neanche lock-down,obblighi vaccinali e coprifuochi vari erano riusciti a suscitare.



Un colpetto su un tasto del pc ed ecco che mi appare il curriculum vitae della Venezi a dispetto della giovane età non sembra neanche così male.



Sintetizzo per motivi di spazio:nasce a Lucca nel 1990;nel 2010 si diploma in pianoforte all'Istituto Superiore di Studi Musicali di Siena e contemporaneamente all'attività artistica prosegue gli studi e nel 2015 si diploma in Direzione d'orchestra presso il Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano con il massimo dei voti e la lode,sotto la guida di Vittorio Parisi.



Da lì in avanti comincia un percorso professionale nazionale ed internazionale con incarichi più o meno prestigiosi ma che comunque lasciano capire che la signorina i numeri li ha e sa giocare bene le sue carte.



Sappiamo bene, però, che in campo artistico,sia cinema piuttosto che teatro, televisione, arte e musica, esistono delle rivalità accese tra i vari artisti, è sempre una lotta all'ultimo coltello e senza esclusione di colpi per accaparrarsi ruoli, posti,trasmissioni. Ma soprattutto questo settore è da sempre un feudo inscalfibile della Sinistra, che fa e disfa a proprio piacimento; se vuoi lavorare devi dare prova di sottomissione e fedeltà, e, quando serve, essere pronti testimoni del pensiero unico. E qui casca l'asino: la povera Beatrice, ad onta della sua preparazione e del suo impegno,è “purtroppo” figlia di Gabriele Venezi, dirigente nazionale di Forza Nuova e candidato alla carica di sindaco di Lucca alle elezioni del 2007. Non aggiungo altro, ma lascio Lucca e mi sposto appena un po' più in là,vado a Livorno.



Cosa c'è di interessante, a Livorno, direte voi?



Non chiedetelo a un Pisano, perchè vi risponderebbe che il sogno dei Pisani è svegliarsi a mezzogiorno, guardare verso il mare e non vedere più Livorno. Scherzi a parte, a Livorno perché è qui che ventitre anni fa è nata Mia Diop, Livornese di origini senegalesi, consigliere comunale del partito democratico ed ora nominata vicepresidente della regione Toscana dal presidente Eugenio Giani.



L'incarico mi sembra molto prestigioso, tenuto conto della giovane età della signorina e dell'indiscussa importanza delle regione Toscana.



E allora in questo caso, visto che contestazioni invece non ce ne sono state, mi viene la curiosità di andare a spulciare il curriculum, senza dubbio prestigiosissimo per essere elevata a cotanta carica, della signorina in questione.



Scopro così che, terminati gli studi classici,si è iscritta alla facoltà di Scienze politiche ma non ha ancora conseguito la laurea e che la sua esperienza politica si limita ad un posto come consigliera comunale del partito democratico ed all'appartenenza alla direzione nazionale dello stesso.



Illuminanti le sue parole: ”Essere nominata vicepresidente della Toscana a ventitre' anni significa anche questo: non è vero che i giovani devono aspettare il loro turno, come sostengono quelli che ci vorrebbero lontano da tutto. La verità è che il turno non arriva mai, se non siamo noi a prendercelo”.



Signora Venezi,ha capito la morale? Allora accetti il mio consiglio: se proprio non vuole cambiare bandiera provi almeno a cambiare regione.



 



Claudio Pretari




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