La Signora Lagarde annuncia l'arrivo dell'Euro digitale.
La nuova moneta, ci assicura, è stata concepita per il nostro bene!
Se il presidente della Banca Centrale Europea ci rassicura è indubbiamente il caso di preoccuparsi.
Il presidente della Banca Centrale Europea Christine Lagarde ha annunciato ufficialmente l'arrivo nella realtà di una rivoluzione finanziaria a ottobre 2025. La signora Lagarde ci spiega infatti che, se tutto sarà pronto, cioè se il Parlamento Europeo obbedirà, come sempre alla Commissione Europea quindi alle decisioni che vengono prese in alto da una dittatura finanziaria, oligarchica e tecnocratica, che impartisce ordini, cioè se tutto continua come sempre, a ottobre si dovrebbe essere pronti per lanciare niente poco di meno che l'Euro digitale, cioè un sistema di controllo finanziario camuffato da moneta. A questo punto, considerando che la cosa riguarda tutti noi cittadini europei sorge, o dovrebbe sorgere, qualche domanda: hanno chiesto il nostro permesso per fare tutto ciò? C'è qualche parlamentare europeo che ha proposto l'introduzione di questa tipologia di "moneta"? Era nel programma elettorale di qualche partito europeo? E' stata votata in qualche modo dai cittadini? C'è qualche tipo di rappresentanza popolare che ha acconsentito al lancio dell'Euro digitale? Sono domande più che legittime perché questa cosa nella realtà, se dovesse arrivare, cambierà radicalmente il rapporto che abbiamo con le banche, ma soprattutto con l'anonimato, con la privacy, con quella che loro chiamano trasparenza, ma che nella realtà è controllo. Controllo fino alle nostre tasche, fino alle nostre finanze. Christine Lagarde lancia un appello: "o adesso o mai più", nella sua orrenda narrativa fiabesca infatti adesso è il momento di farlo. Le minacce all'orizzonte, l'insicurezza, l'instabilità possono essere guarite, controllate, neutralizzate solo dall'euro digitale. Ma che cosa è l'Euro digitale? In realtà è una "moneta" digitale emessa direttamente dalla BCE, in buona sostanza è il contrario esatto, è qui c'è il primo inganno semantico, di quello che sono le monete digitali nella realtà e nell'immaginario collettivo cioè le criptovalute. Per esempio il Bitcoin è una criptomoneta digitale ma è decentralizzato cioè non ha una banca centrale dietro non viene emesso da un'istituzione e non è controllato negli scambi da nessuno se non dalle persone che scambiano il Bitcoin. L'Euro digitale invece è l'esatto contrario; viene emesso solo dalla BCE, ed essa ne controlla tutte le transazioni, in poche parole l'anonimato non esisterà più. Le transazioni avranno un costo che verrà incassato direttamente dalla BCE che infatti nella favola quotidiana che ci propina ci assicura che non vi saranno costi e che questo è uno dei grandi vantaggi. Il tutto per camuffare un attacco diretto al contante che nella favoletta invece, viene capovolto e ci viene raccontato addirittura che questo non è un attacco al contante anzi che, per il medesimo, non c'è nessun problema, nessuna paura. Come è facilmente intuibile se la BCE ci assicura che non dobbiamo nutrire timori è il caso di cominciare ad allarmarsi. L'Euro digitale infatti è una forma di denaro pubblico emessa direttamente dalla BCE, dicono che sarà studiato per la "libertà" soprattutto di quelli che hanno un accesso limitato a internet, poche risorse, che potrà essere utilizzato direttamente dai nostri cellulari con il solito wallet, cioè un portafoglio digitale che funzionerà anche senza connessione a internet. Il portafoglio digitale sarà del tutto gratuito; è bene ricordare che, quando qualcosa è gratis, il prodotto siamo noi. La fiaba, infatti è quella solita costruita sulle etichette di buoni e cattivi: le banche che controllano adesso le posizioni come Visa e Master-Card attraverso il sistema shift sono le banche cattive, la BCE invece è una banca buona e quindi le transazioni con l'euro digitale saranno controllate dai buoni, non usciranno dal sistema dei buoni. La situazione geopolitica infatti ci pone a un bivio e l'Euro digitale è la soluzione, la panacea ad ogni male, eliminerà infatti ogni problematica relativa alle interferenze straniere. La fiaba europea poi continua a raccontarci che è tutto progettato al fine di proteggere noi cittadini europei da attacchi informatici, incrementando gli standard di sicurezza che, tradotto, significa che non proteggerà affatto i cittadini dell'euro-zona e non aumenterà affatto gli standard di sicurezza.
Possiamo stare certi però che proteggerà le banche europee e aumenterà i loro introiti sotto forma di controllo diretto; questa favola per fortuna, almeno per ora, non è bevuta di buon grado da tutti i cittadini europei. In Germania, ad esempio, almeno il 50% della popolazione non vuole un Euro digitale mentre il resto dell'Europa sembra dormirci sopra, evidentemente non ha ancora capito bene che cosa arriverà di qui a poco. C'è infatti ancora chi crede che il parlamento europeo conti qualche cosa, non ha capito che nella realtà chi decide è la Commissione Europea che dà ordini al parlamento di eseguire e il parlamento esegue. I parlamentari europei sono come dei giocattoli playmobil; hanno il pulsante sulla schiena e muovono il braccino pigiando sempre verde: sì sì sì. Sì al Green Deal, si a 800 miliardi di finanziamento per il riamo, sì allo stop dei motori termici sì a qualsiasi scemenza gli venga dettata dall'alto. D'altra parte sono lì per quello la commissione europea, che non è votata da nessuno, ordina e il parlamento "democraticamente" ubbidisce senza obiezioni e soprattutto senza porsi domande. Infatti, tra le domande che, con ogni probabilità, non avranno mai una risposta ci sono ad esempio: chi ha progettato l'euro digitale? Da dove viene? Chi c'è dietro questa moneta? L'euro digitale della moneta ha ben poco ma dello strumento di controllo ha molto; lo scopo è bene ribadirlo è quello di arrivare al portafoglio delle persone. Tempo fa un certo Henry Kissinger disse: chi controlla le scorte alimentari controlla la gente, chi controlla l'energia può controllare interi continenti e chi controlla il denaro può controllare il mondo intero. Una delle domande fondamentali però dovrebbe essere: cosa accadrà a chi rifiuta di utilizzare l'Euro digitale? Verrà classificato? Verrà schedato? Verrà privato dei diritti fondamentali? Non potrà più andare al cinema, al ristorante, non potrà prendere il treno, l'aereo, andare all'ospedale? Non è che per caso se si sceglie di non utilizzare l'Euro digitale poi si verrà privati dei diritti imprescindibili di qualsiasi cittadino? Si verrà privati del diritto di accedere ai servizi fondamentali? E' bene non dimenticare che tutto ciò non è una distopia; tutto ciò è già accaduto anche se spesso si preferisce dimenticarlo. L'oscena favola divulgata dai burocrati di Bruxelles ci racconta che chi vuole l'anonimato, chi vuole l'indipendenza finanziaria, chi vuole usare il contante è un individuo cattivo, è il male. In realtà, come ben sappiamo, questi sono diritti fondamentali dei cittadini, il contante rappresenta il diritto sacrosanto di spendere i propri soldi dove si vuole, quando si vuole e con chi si vuole; non c’è un altro modo di definirlo e non c'è un altro modo di essere liberi economicamente. Forse sarebbe opportuno chiedersi se l'utilizzo dell'euro digitale verrà imposto con un ricatto, se verrà conteggiato e legato, ad esempio, a filo diretto con certi consumi, con i viaggi in aereo, con quelli in treno, con l'acquisto di combustibili o semplicemente con il pagamento di tasse e multe. Ma forse ci si può spingere anche oltre: l'euro digitale che, lo ribadiamo, è il contrario esatto di una criptomoneta, che viene emessa in quantità limitate, viene emesso in quantità a discrezione della BCE e vanta un'altra caratteristica che è un vero e proprio inganno linguistico cioè, si narra nella favola dei burocrati illuminati, che è programmabile. Sarebbe opportuno sapere se tra i deputati europei che hanno votato come dei playmobil per il rinnovo del secondo mandato della Ursula von der Leyen c'è qualcuno che sa cosa vuol dire programmabile, che abbia la minima idea di cosa sia una moneta programmabile. Possiamo, da profani complottisti, formulare qualche ipotesi: potrebbe voler dire che l'euro digitale avrebbe un data di scadenza; potrebbero, per esempio, accreditare sui nostri conti bancari una certa cifra, come potrebbe essere un finanziamento o un rimborso, ma tale cifra avrebbe una data di scadenza. Cioè quella somma potrà essere utilizzata per esempio entro qualche mese con la scusa di far muovere l'economia o potrebbero al contrario metterla sui nostri conti, ma senza che sia possibile spenderla, imponendoci di aspettare una certa data con la scusa di modulare l'inflazione. Ovviamente a fronte di tali considerazioni gli affabulatori di Bruxellers direbbero che, appunto, è roba da complottisti, che non farebbero mai cose del genere anche se, di fatto, tutto quello fin qui detto è perfettamente implementabile. Ebbene è quantomai opportuno ricordare che fino a cinque anni fa dicevano lo stesso di cose che, non solo sono diventate la normalità, ma le hanno fatte diventare tali a suon di multe, minacce, denunce e ricatti. L'Euro digitale, in quanto moneta programmabile potrebbe, per esempio, essere utilizzabile solo per l'acquisto di certi prodotti, magari solo in determinati punti di vendita. Potrebbero anche limitarne l'utilizzo per aree territoriali, quindi il nostro denaro fino a un certo luogo potrà essere utilizzabile oltre quel luogo non varrà nulla; qualche chilometro più in quà si disporrà di una certa somma qualche chilometro più in là non si disporrà di nulla. I governi europei ad esempio potrebbero essere "consigliati" a pagare tutti gli impiegati dei settori pubblici, a riscuotere le tasse, a erogare tutti gli aiuti sociali, a pagare le pensioni utilizzando solo ed esclusivamente l'Euro digitale. Insomma controllare il denaro per controllare le persone. Chi scrive nutre forti dubbi che i comuni cittadini europei si rendano conto che controllare i propri salari, le proprie pensioni, i propri risparmi, non è sinonimo di libertà, ma una vera e propria prigione. Una prigione senza sbarre, senza muri e senza guardie. La cosa più triste almeno per chi scrive è che, in buona parte, i detenuti di tale prigione saranno soddisfatti di essere tali e ostracizzeranno chi non lo è; anche questo è già accaduto, è bene non dimenticarlo.
Urbano De Siato