venerdì 25 dicembre 2020
Religione
Buon Natale
E sereno e felice 2021

Avete fatto il Presepe? Si?Bene,è ora di mettere il Bambino Gesù nella mangiatoia e di girare verso di Lui tutte le statuine;si,perché sono tutti lì per lui,è Lui che stavano aspettando.



Lo stava aspettando anche Erode,ma con altre intenzioni;questa volta la scamperà,ma è solo l'inizio di una persecuzione che non finirà neanche trentatrè anni dopo,quando lo metteranno in croce.



L'aveva predetto,e aveva assicurato che sarebbe risorto,per tornare alla casa del Padre,di cui ci aveva aperto le porte.



Io,personalmente,non vedo niente di minaccioso in un messaggio come questo, ma qualcuno non deve averlo preso troppo bene, visto che, da quel momento, la Storia ci ha consegnato una lotta incessante contro di Lui e contro chi diffondeva la sua Parola,lotta che vede una tappa particolarmente significativa nella Rivoluzione francese.



Preciso che sono Italiano puro e non ho assolutamente natali nobili; la mia avversione per questo sciagurato avvenimento storico non deriva dunque dall'aver avuto antenati depredati dei loro possedimenti e dei loro privilegi. La mia fede in Dio, poi, non sarebbe vacillata per aver visto la Chiesa francese spogliata di terreni e ricchezze varie; i soldi vanno e vengono e in parte sono tornati



La cosa che non riesco a tollerare è che si sia voluto togliere Dio dal posto che gli spetta e cioè creatore e re dell'Universo,per sostituirlo con un'idea vaga di una divinità che,sempre volendo ammetterne l'esistenza,una volta creati ci ha lasciati liberi al nostro destino,disinteressandosi completamente di noi e del nostro operato:un otto settembre della religione,insomma.



A questo punto,perso ogni legame con un Dio che è fuggito,che senso ha la nostra vita terrena?



Se non siamo qui per glorificare Dio,che senso ha la nostra esistenza?



Ci vengono in aiuto “Les philosophes”:siamo noi,attraverso la nostra vita,il nostro agire,a dare valore al Creato;siamo noi,ricercando nella nostra interiorità,le sorgenti del Bene,del Vero,del Bello,ognuno nella sua individualità.



Già qui un pochino mi spavento:ma davvero quello che vedo nello specchio la mattina è in grado di imprese così eccelse?Come si spiega,allora,che con tali potenzialità io faccia già fatica a prendere un aspetto umano e ad andare ad assolvere anche le piccole incombenze quotidiane? Effettivamente questo umanesimo liberale sembra un pochino azzardato e d'altronde San Bernardo diceva che chi si fa discepolo di se stesso ha scelto il peggiore maestro.



Questa concezione della vita venne a breve superata da una diversa forma di umanesimo,quello socialista:è vero che le persone possono cercare dentro di loro la verità,ma questa ricerca non è affatto libera,è inficiata dall'influenza che ognuno di noi subisce dalle componenti sociali in cui nasce e cresce;dunque il vero riferimento nella ricerca dei valori non è pi il singolo individuo ma il popolo organizzato,la società,ordinata da un'entità superiore:il Partito.



A questo punto,però,qualcuno si è permesso di obiettare che,anche in questo caso,si parla sempre in termini relativi,non assoluti:non tutti i popoli sono uguali,così come l'evoluzione ha selezionato le specie più forti e capaci di adattamento,così la Storia ha visto il predominio di popoli e razze che si sono posti al di sopra degli altri e che dunque hanno i titoli per definire i criteri di verità,di giustizia,di bellezza,ecc.ecc.



Gli esiti storici degli scontri fra queste opposte visioni hanno visto la vittoria della componente liberale,che,al giorno d'oggi,si presenta come una dottrina individualista libertaria:al centro del mondo c'è l'Uomo libero,dotato di tutti gli strumenti per arrivare alla verità. Cos'è la verità?La verità è quello che noi scegliamo di volta in volta a seconda delle situazioni,in base alle nostre sensazioni,alle nostre emozioni ed ai pensieri che elaboriamo in base ad esse.”Nell'Etica il motto umanista è:” Se ti senti bene fallo”.In Politica l'Umanesimo ci insegna che l'elettore sa cosa è meglio fare. Nell'Estetica sostiene che la bellezza è nell'occhio di chi osserva”.



Il risultato di queste nostre scelte è ciò che dovrebbe dare un senso all'Universo. Verrebbe già da ridere,vero?Si,se tutto ciò fosse un'elucubrazione notturna da intossicazione alcolica,ma non lo è.



Se qualcuno si sente offeso di lesa maestà perché ho osato mettere in dubbio le sue sconfinate qualità intellettive e morali,prego di avere la pazienza di seguirmi ancora per un po'.



Questa visione liberale umanista poggia su tre pilastri:1) Io sono un in-dividuo,un'entità singola che non può essere divisa in parti,in sottoinsiemi.2) Il mio autentico sé è completamente libero. Da questi punti dderiva 3) Io posso sapere su di me cose che nessun altro può scoprire.”Io non posso fidarmi di nessun altro che prenda decisioni per me,poiché nessun altro può sapere chi realmente io sia,come mi senta e cosa desideri. Questo è il motivo per cui l'elettore sa cosa è meglio,il consumatore ha sempre ragione e la bellezza risiede nell'occhio di chi osserva”. Nel 1789 questo discorso poteva avere una sua ragion d'essere;nel 2020,due secoli di progressi scientifici ne mettono a nudo l'inconsistenza:entriamo nella fase del Tecnoumanesimo. Secondo questa dottrina gli esseri umani non sono “individui”,ma sono divisibili in una serie di algoritmi. Cos'è un algoritmo? Un algoritmo è uno schema o un procedimento sistematico di calcolo. Gli algoritmi umani sono plasmati dai geni e dalle pressioni ambientali,dunque quello che noi crediamo essere una nostra libera scelta in realtà è solo il risultato di un complesso intrecciarsi di calcoli.



Un qualsiasi calcolatore,dunque,partendo dai dati dei nostri algoritmi,conoscerci meglio di noi,prevederci,consigliarci,influenzarci. Non ci credete? Allora vi faccio un esempio: molti di noi passano parte del loro tempo sui social; prendiamo il più conosciuto,Facebook. Quante volte avete messo un like sotto qualche post? Tantissime,vero? Bene,l'algoritmo che controlla FB con dieci dei vostri like riesce a tracciare un profilo del vostro carattere e della vostra personalità come neanche riuscirebbero le persone che vi conoscono. Con centocinquanta like sa di voi di quanto ne sa vostra moglie o vostro marito. Ne avrete mesi un migliaio,o no? Bene,ora Facebook vi conosce meglio di quanto vi conosciate voi. Per assurdo un'intelligenza artificiale neanche troppo sviluppata potrebbe consigliarvi al meglio su ogni decisione della vostra vita; ha sua disposizione una valanga di dati da intrecciare ed elaborare come non riuscite ad immaginare. D'altronde questa corrispondna fra algoritmi umani e “informatici”ha permesso di creare intelligenze artificiali in grado di sostituire in meglio le persone nelle loro attività più specialistiche ed elettive. Un computer non può sostituire un cavernicolo,perché non sa fare le frecce e non saprebbe usare un arco,non riesce a fiutare le prede ed accendere un fuoco. Ma sa fare diagnosi mediche molto meglio del miglior luminare,perché ha una capacità mnemonica ed analitica infinitamente superiore a qualsiasi umano. Può istruire il miglior processo penale in un tempo irrisorio,può gestire un'azienda a livello mondiale meglio di un team di manager. Gary Kasparov,indiscusso campione di scacchi,fu sonoramente sconfitto da un computer,Deep Blue. Allo stesso modo un altro computer sfidò Bach ed un direttore di conservatorio ad una gara di composizione musicale,ed il risultato fu strabiliante:una giuria di esperti giudicò il suo pezzo il migliore,scambiandolo per Bach.



Da uno studio effettuato nel 2010 negli Stati Uniti risultava che solo il 2% dei lavoratori era impiegato in agricoltura,il 20% nell'industria e il 78% era costituito da medici,ingegneri,insegnanti,web designer ecc.ecc. Dal momento che tutta quest'ultima serie di attività può essere svolta più velocemente e meglio da intelligenze artificiali,ci troviamo di fronte ad un futuro in cui le “risorse umane” in campo lavorativo saranno in grosso eccesso. Che fare di tutto questo esubero? Non è un problema così lontano,il progresso scientifico viaggia a velocità esponenziali: a mano a mano che procede dà risultati sempre più sorprendenti in tempi sempre più brevi e già le prossime generazioni si troveranno nella necessità di doverlo gestire sia dal punto di vista scientifico ed economico ma anche e soprattutto dal punto di vista sociale e politico.



Già oggi le ricchezze mondiali,un tempo prerogativa degli Stati e dei grossi gruppi di capitalismo industriale e finanziario,sono nelle mani di poche persone a capo di poche società:Google,Facebook,Amazon,ecc.ecc. La sede del potere non è più nei parlamenti,è nella Silicon Valley ed affini:chi controlla i flussi di dati controlla il mondo:più io conosco di te più riesco a farti votare per chi voglio io,a farti comprare quello che voglio io , a farti piacere quello che io ritengo debba essere bello anche per te. Portata all'esasperazione,questa visione diventa una religione:un uomo che non è più un uomo,che non è più veramente libero,che sembra non trovare più una ragione di vita in quanto il suo operare è comunque inferiore in termini qualitativi e quantitativi a quello di una qualsiasi macchina,che senso può dare alla sua esistenza?



Il “Datismo”,una via di mezzo fra un'ideologia ed una religione,sostiene che l'Universo è un insieme di flussi di dati e il valore di ogni creatura è dato dal contributo che riesce a dare a questi flussi. Ne deriva,però,che il giorno in cui una qualsiasi intelligenza artificiale dovesse riuscire ad assolvere meglio questo compito,e quel giorno sembra essere non molto lontano,e cioè di raccogliere,gestire ed elaborare giganteschi quantitativi di flussi continui,l'Uomo potrebbe risultare inutile e dunque estinguersi,lasciando il mondo nelle mani delle macchine.



Ma si,ma qui andiamo nella fantascienza,mi direte. Non so,lo spero. Vi ricordo che qualche decennio or sono,nella giungla della Guayana,un sedicente reverendo Jones fece suicidare gli adepti della setta che egli stesso aveva creato, e che vivevano tutti insieme isolati dal resto del mondo in una sorte di Comune di stampo socialista. Un folle? Possibile. Ma Igor Safarevic,accademico sovietico,che folle non era sicuramente(In Unione Sovietica i folli non venivano premiati,venivano internati) nel suo libro “Il Socialismo come fenomeno storico mondiale” scriveva che la dottrina socialista non era nient'altro che una delle figlie della Gnosi e che,proprio per questa discendenza,il suo esito non poteva essere altro che il suicidio dell'Uomo:in un mondo in cui si fossero cancellati i legami naturali dell'uomo con Dio,con gli altri uomini e con la proprietà sarebbe venuto meno lo scopo dell'esistenza.



Il senso dell'esistenza,ecco cosa vogliono toglierci.



E' per questo che oggi vi invito a guardare bene il Presepe,a fissare lo sguardo sul Bambino;da quasi duemila anni ogni notte di Natale viene a ricordarci che,pur con i nostri limiti ed i nostri peccati siamo fatti per qualcosa di grande. Non abbiate paura,aprite,anzi,spalancate le porte a Cristo”,per lui nessuno di noi è”inutile”.



Buon Natale a tutti.



 



Claudio Pretari




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