mercoledì 13 gennaio 2021
Politica e economia
Fondato il "Consiglio per un Capitalismo inclusivo"
Tra i promotori spunta anche il Vaticano

Nel dicembre 2020 Papa Francesco ha annunciato una strana o, quantomeno inconsueta, alleanza tra la Santa Sede ed alcune delle maggiori multinazionali e banche. Sarebbe infatti stata formalizzata la nascita del, così nominato, "Council for Inclusive Capitalism and the Vatican". Ovviamente la notizia è stata praticamente ignorata da tutti i nostri media covid dipendenti. Scopo di tale associazione sarebbe quello di orientare le grandi aziende multinazionali verso un capitalismo, per così dire, più "umano"; quindi più responsabile nei confronti delle società, dei lavoratori e dell'ambiente, in conformità all'appello lanciato dal Pontefice "ad ascoltare il grido della terra e dei poveri". L'organizzazione dunque si pone come obiettivo, ovviamente sotto la guida morale del Papa, di dar vita a forme di capitalismo più "inclusive e rispettose degli interessi generali delle società in cui operano", ovvero quello che viene definito col nuovo termine di "capitalismo degli stakeholder"; tanto per intendersi: Manifesto di Davos 2020.

Ma che diamine sarebbe questa nuova organizzazione così premurosa nei confronti di noi comuni mortali, delle nostre società e dell'ambiente in cui tiriamo a campare? Bhe, vediamo di farcene un'idea; approssimata, ovviamente. Presidente del Council è la Signora Lynn Forester de Rothschild, moglie del banchiere inglese Sir Evelyn de Rothschild, i controllori delle attività dell'associazione, i cosiddetti "Guardian" sono i CEO di alcune delle più grandi banche e multinazionali, come Allianz, British Petroleum, DupPont-Dow Chemical, Rockefeller Foundation, Bank of America, Mastercard, Merck Pharmaceuticals, Fondi pensionistici privati e molti altri; dei "Guardian" fa parte anche Mark Carney, attualmente inviato speciale dell'ONU per il clima ma, anche ex governatore della Bank of England e della Bank of Canada ed ex Goldman Sachs. L'insieme di queste aziende, alle quali sta tanto a cuore la qualità della nostra vita e la salvaguardia dell'ambiente, ha una capitalizzazione di mercato di circa 2 trillioni di dollari e circa 20 milioni di dipendenti in 163 Paesi. Ma quali sarebbero realmente le soluzione che il Cauncil intende concretizzare per rendere il capitalismo piu umano e conforme all'appello Papale? Qui le cose, e non potrebbe essere diversamente, si fanno quantomai vaghe: le corporations che aderiscono al Council, si impegnano formalmente ad indirizzare la loro attività verso gli obiettivi etici da loro stesse elaborati e pubblicati sul sito ufficiale del Council. Cioè, detto in soldoni  se la cantano, se la suonano e si applaudono pure.

Ora, che il Papa esorti per un capitalismo eticamente più consono ai valori cristiani è una cosa indubbiamente buona e auspicabile ma, che apponga il suo sigillo a una gigantesca operazione di marketing lo è un pò meno. E sì perché di questo si tratta; tutti gli impegni etici e le belle parole profuse dai boss delle corporation non sono altro che un bel maquillage al fine di ottenere l'imprimatur della Santa Sede. Risulta incomprensibile, infatti, come gli stessi che hanno scientemente costruito il modello economico della globalizzazione con l'avallo del FMI, che hanno creato enormi corporazioni che ormai hanno il potere di dettar legge ai governi, che hanno smantellato lo stato sociale e il tenore di vita nei paesi sviluppati spostando le produzioni in paesi con manodopera a basso costo e nessun limite all'inquinamento, che hanno favorito la finanziarizzazione dell'economia drenando risorse dall'economia reale impoverendo così i più e arricchendo quattro gatti al vertice del sistema; gli stessi che hanno provocato enormi devastazioni ambientali, e hanno corrotto governi, ora si prodigheranno per l'ambiente e favoriranno il nostro benessere fisico e spirituale. Ma, come può il Pontefice credere che, per esempio, Bank of America che è stata coinvolta attivamente in operazioni finanziarie predatorie, non ultimo l'enorme busines dei mutui subprime che hanno favorito la crisi del 2008 con tutte le sue nefaste conseguenze, possa veramente impegnarsi per dar vita ad un capitalismo più equo e inclusivo. Come può credere che Merck Pharmaceuticals che ha messo in commercio farmaci con effetti collaterali micidiali come il Vioxx e il Gardasil si prodighi per migliorare la salute dei nostri simili. Come può, il Pontefice, credere che una compagnia petrolifera come la BP che ha causato enormi disastri ambientali fregandosene bellamente di qualsiasi norma di sicurezza perchè il petrolio, oltre ad essere insostituibile, è il suo fatturato, possa ora impegnarsi nella cosidetta decarbonizzazione dell'ecosistema mondiale. Francamente l'iniziativa del Pontefice è difficilmente comprensibile a meno che, come chi scrive è propenso a credere, non abbiano ragione alcuni cattolici critici: il pontificato di Francesco ha, ormai da tempo, aderito all'ideologia pseudo-etico-ecologista propalata dai grandi Think Tank mondialisti i cui nomi, i frequentatori di questo sito, conoscono certamente.

Urbano De Siato 




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