martedì 23 giugno 2020
Politica e economia
Qualche speranza all'orizzonte
Perchè un pizzico di ottimismo non guasta mai.

Avevamo scritto in un precedente articolo degli scenari negativi che si possono prospettare per il futuro, oggi però dagli USA arrivano delle notizie che fanno ben sperare.

Gli ultimi avvenimenti accaduti negli USA in “onore” di George Floyd (1998 – 10 mesi di carcere per rapina a mano armata, 2002 – 8 mesi di carcere per cocaina, 2004 - 10 mesi di carcere per cocaina, 2005 10 mesi di carcere per cocaina, 2007 - 5 anni di carcere per rapina a mano armata a una donna incinta in casa sua), visto che sono azioni criminali prettamente politiche in chiave anti-Trump fanno sperare bene. Perché? Perché sicuramente rafforzeranno il presidente in carica e lo porteranno, vista anche la politica economica interna, ad un secondo mandato. Inoltre ciò che è auspicabile, e secondo me ci sono le carte in regola perché questo accada, è il rafforzamento di un’intesa Trump – Putin in chiave anti-NWO.

Tornando a casa nostra e visto che il nostro presidente del consiglio è ancora oggi visto come l’avvocato del popolo paracadutato a palazzo Chigi dal nulla vorrei far notare che forse ci siamo sbagliati e di parecchio.

Grazie agli archivi internet, grazie anche (proprio loro) a Radio Radicale, che conserva un grande archivio di file di votazioni e commissioni parlamentari, salta fuori che Giuseppe Conte faceva parte (come PARTE ATTIVA) del Pd da tempi immemori. Quindi non solo un professore qualsiasi che votava a sinistra: no. Stava proprio tra gli scranni del Parlamento italiano e manco lo sapevamo. Facendo infatti riferimento ad una votazione risalente alla SEDUTA N°79 DEL 18 SETTEMBRE 2013, in cui si eleggevano componenti laici di Magistrature speciali, GIUSEPPE CONTE IN QUELLA VOTAZIONE, FU ELETTO (CON 383 VOTI FAVOREVOLI) RESPONSABILE PER LA MAGISTRATURA AMMINISTRATIVA. Si tenga conto che quell'anno (2013) la maggioranza di governo era di Centro-Sinistra e in Aula c'erano all'incirca 430 deputati a larghissima maggioranza Pd. Giuseppe Conte, quindi, non è uscito casualmente dal cilindro di Bonafede a maggio 2018. È invece SEMPRE STATO SOSTENUTO E PROPOSTO DAL PARTITO DEMOCRATICO! Non bastasse: dietro a Conte c'è la continuità di Andreotti, di Napolitano e del defunto Card. Silvestrini, mentore riconosciuto da Conte stesso (che qualche tempo fa prese parte ai funerali del cardinale). Ecco (forse) perché il Movimento 5Stelle, nel maggio dello scorso anno, bocciò la proposta della Lega di nominare Premier un’altra persona. Le garanzie erano già state date? Conte, da ragazzo, studiò nel Collegio Universitario Nazareth. Il collegio è una fondazione del card. Silvestrini (il cui rettore era l'attuale Parolin!). L'intento del collegio è di “allevare” futuri avvocati che nel mondo avrebbero fatto gli interessi del Vaticano. Silvestrini era grande amico di Andreotti, grandissimo amico di Prodi. Da sempre considerato il “padre spirituale” della Sinistra. Esperti vaticanisti (anche dall'estero) dicono che Conte in Italia è il professore PIÙ INTRODOTTO E PIÙ APPOGGIATO DAL VATICANO. Ovvero: l'avvocato dei gesuiti.

Comunque, quale può essere la speranza che auspicavamo ad inizio articolo?

Una nuova “Tangentopoli” pensiamo stia per travolgere ancora una volta l’Italia, sempre innescata da Washington. Ma questa volta non sarà innescata da un Deep State ormai in fase di chiaro smantellamento. Sarà innescata da quella parte sana del FBI e della CIA che sta portando allo scoperto la verità.

E sarà una tangentopoli ancora più devastante, perché andrà inesorabilmente a colpire e a perseguire tutte quelle forze politiche e quei personaggi (anche della cosiddetta “opposizione”) colpevoli di aver asservito l’Italia a dei poteri mostruosi e criminali, e di aver calpestato e represso le nostre libertà civili e costituzionali con il pretesto di una falsa pandemia, applicando un’agenda che è stata scritta e pianificata non nelle aule parlamentari, ma nelle segrete stanze del Bilderberg e della OMS.

Lo spettro di questa nuova Tangentopoli, che ritengo ormai imminente e inevitabile, comincia a far tremare molte poltrone, perché essa, a differenza di quella del ’92, potrà avere un effetto diametralmente inverso: potrebbe portare l’Italia a liberarsi dalle pesanti catene che fino ad oggi ci hanno costretti, come schiavi e potrebbe restituirci la Sovranità nazionale e quella monetaria.

Molti italiani, dimostratisi purtroppo negli ultimi mesi in buona parte un popolo di pecore, facilmente condizionabili e suggestionabili, inizialmente non capiranno la portata di certi eventi e, come fecero nel 1992, faranno emergere il loro lato più giacobino e giustizialista sputando addosso e lanciando monetine ai personaggi politici che via via saranno arrestati. Quegli stessi personaggi che fino a ieri hanno votato!

In tutto questo verminaio non potevano mancare gli italioti, e le indagini americane hanno messo in evidenza abbastanza chiaramente l’intervento di una manina tricolore, nella costruzione della pantomima Russiagate finto scandalo creato ad hoc per affossare l’elezione di Trump, con il contributo dei nostri servizi segreti e l’avvallo di Renzi servo di Obama e dei Clinton.

Il 9 Ottobre del 2019 (dieci giorni prima del rilascio del Covid-19 a Wuhan), due settimane dopo l’incontro con il ministro della Giustizia William Barr, anche il direttore della CIA, Gina Haspel venne a Roma per incontrarsi con i vertici dell’Intelligence: Gennaro Vecchione (DIS), Luciano Carta (AISE), e Mario Parente (AISI). Secondo gli investigatori americani, ci sono chiare evidenze che qualcuno in Italia stia spudoratamente mentendo, e pare che l’attuale Premier sia sulla graticola. Per questo motivo il direttore della CIA si sarebbe preso la briga di venire personalmente a Roma.

Per tre mesi, dal 24 Giugno al 27 Settembre 2019, all’interno dei Servizi Italiani, l’ufficio sicurezza interna ha indagato in segreto sull’operato dei due governi a guida PD, per verificare se si fossero verificati comportamenti non del tutto regolari a favore dell’allora Presidente Obama e del suo Segretario di Stato Hillary Clinton, per boicottare Trump nel 2016.

Vale la pena ricordare che nello stesso periodo Conte ha fatto accordi importanti con due protagonisti di quella fase: ha formato un nuovo Governo grazie a un accordo ispirato da Matteo Renzi (attuale suo sostenitore), uno dei due Premier sul cui operato stava indagando l’Intelligence, e ha nominato alla Commissione Europea il secondo, Paolo Gentiloni.

Ogni prova di eventuali irregolarità commesse da Renzi o da Gentiloni farebbe esplodere il Governo e metterebbe lo stesso Giuseppe Conte di fronte a enormi problemi giudiziari. Le cose diventeranno molto più chiare a tutti quando verrà pubblicata la relazione e i media mainstream italiani non potranno ignorare la portata devastante di certe rivelazioni.



La Libertà forse per l’Italia è già dietro l’angolo… Ma la domanda è un’altra: gli italiani se la meritano?



Roberto Bazzan




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