Anche questo Natale siamo stati costretti ad ascoltare molti esponenti della Chiesa (ad ogni livello) ripetere con sempre maggiore insistenza la solita tiritera: anche Giuseppe e Maria furono dei migranti che stentarono a trovare alloggio e quindi la lezione che ci giunge da quell’episodio evangelico sarebbe quella del dovere dell’accoglienza. Lezioncina condita da Presepi in tema come quello mostrato nella foto.

Un paio di osservazioni.

Primo, Giuseppe e Maria non erano migranti, ma, come dovrebbe essere noto persino agli Ecclesiastici, stavano facendo un viaggio andata e ritorno in occasione di un censimento. Questo a meno di non voler stravolgere completamente il racconto del Vangelo.

Secondo, hanno trovato alloggio in una stalla non in un hotel a tre stelle, nessuno ha offerto loro uno smartphone, una diaria giornaliera, ingressi gratuiti in piscina e/o lezioni di sci. Inoltre non risulta che abbiano fatto blocchi stradali, insozzato le vie di Betlemme o gettato nel rudo i doni portati dai pastori e dai Re Magi.

Terzo, sarà utile che gli esponenti della Chiesa chiariscano un volta per tutte: chi considerano il Dio dei Cristiani? Gesù Cristo o questa entità collettiva definita “i migranti”? E poi noi ci regoleremo di conseguenza.

Mario Villani